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L’arte di non scrivere per ottimizzare se stessi
L'arte di non scrivere per ottimizzare se stessi

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In altri post sull’argomento abbiamo suggerito che per ottenere una buona visibilità su Google con conseguente indicizzazione frequente del sito e miglioramento generale del posizionamento l’ideale sarebbe riuscire a scrivere almeno un post al giorno. Questo dovrebbe garantire un passaggio degli spider di Google regolare sul nostro sito, oltre che una buona sensazione di freschezza agli utenti più affezionati.

Infine, ci darebbe un bel vantaggio su tutti i concorrenti che “non” scrivono almeno un post al giorno, e vi posso assicurare che ce ne sono tantissimi. Oggi però, ci è capitato per motivi che sfuggono anche alla nostra comprensione, di non avere un argomento specifico di cui scrivere. Dopo esserci arrovellati un po’, tra sensi di colpa per il venir meno a ciò che noi stessi suggeriamo e paura che questo possa compromettere, anche si in minima parte, il nostro progetto, abbiamo capito che a volte il modo migliore per far crescere il nostro sito è seguire l’istinto, e dunque non scrivere nulla se non abbiamo davvero qualcosa da dire.

Il problema è che poi su questo stesso argomento ci è venuta voglia di scrivere un articolo, ed è quello che state leggendo. Vi sembra un paradosso? Lo è, ma il bello è proprio qui: la difficoltà a trovare un argomento su cui scrivere ci ha fatto capire che a volte è giusto anche non scrivere niente… e da qui è nata l’ispirazione. In generale però, il consiglio resta valido. Se un giorno proprio non avete alcuna ispirazione, può essere utile non forzare la mano e lasciar perdere. Potrebbe servire innanzitutto a non produrre un post inutile o scritto male (come questo?), e dall’altro a farvi raccogliere le idee e le energie e produrre qualcosa di migliore nei giorni successivi. Oppure a farvi trovare l’ispirazione, sentendovi liberati, per un articolo al quale non avreste mai pensato (come questo). L’ottimizzazione seo è la cura di un sito è fatto di pazienza, continuità, disciplina. Ma a tutto c’è un’eccezione, le regole ferree senza alcuna elasticità non hanno mai prodotto nulla di buono.

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