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Come interpretare i dati di Google Analytics
Come interpretare i dati di Google Analytics

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Saper leggere le statistiche di Google Analytics è importante per capire in quale direzione sta andando il nostro sito. Non solo: può essere anche importante per saper vendere meglio la nostra pubblicità, perchè alcuni dati rivelano quanto il nostro sito piace ai lettori. In ottica ottimizzazione seo e per scalare le prime posizioni dei motori di ricerca e provare a essere primi su Google può diventare fondamentale. Per essere più chiari, facciamo un esempio. Facciamo finta di avere un ristorante: nell’arco di una giornata può essere importante calcolare quanti coperti riusciamo a fare, vale a dire quante volte un cliente si siede al nostro tavolo per ordinare e mangiare. Diciamo che a fine giornata calcoliamo di aver servito 100 coperti.

Questo però non necessariamente può voler dire che dalla porta del nostro ristorante sono entrate 100 persone diverse. Se infatti un cliente è venuto a mangiare sia a pranzo che a cena, i coperti serviti sono 100, ma i clienti che abbiamo avuto sono stati 99. Il dato già ci dice che il nostro ristorante piace, perchè se il cliente è tornato vuol dire che ha mangiato bene. Oltre ai coperti, è poi interessante sapere ogni cliente quanti piatti ha ordinato. Se ogni cliente ha ordinato un piatto avremo 100 ordinazioni.

Se ogni cliente ha ordinato una media di 2,5 piatti a testa (alcuni 4 piatti, altri due, altri tre, altri uno solo), avremo servito 250 piatti su 100 clienti. Maggiore sarà il numero di piatti serviti, maggiore sarà il successo che il nostro ristorante ha avuto, sia in termini economici che di riscontro. Perchè se ci sediamo a un ristorante, ordiniamo un primo e restiamo profondamente delusi, è difficile che andiamo avanti con le ordinazioni. Paghiamo e andiamo via prima possibile. Ovviamente vale il contrario, se stiamo mangiando bene saremo invogliati a proseguire con secondo, contorno e dolce. Infine quanto tempo i clienti restano seduti al nostro tavolo?

Se il nostro servizio è scorrevole, vengono ordinati più piatti,  la musica di sottofondo è rilassante, le sedie comode e il locale accogliente, i nostri clienti resteranno con noi a lungo, aumentando la possibilità che tornino perchè soddisfatti, ne parlino agli amici e ordinino più piatti. Bene, i clienti sono gli utenti unici, i piatti ordinati sono le visualizzazioni di pagina, il tempo che restano seduti al tavolo è la permanenza sul sito. Tutti dati di Analytics che ci possono dire se il nostro ristorante, oops sito, lo stiamo gestendo come Chef Cracco e Canavacciuolo o come una Hell’s Kitcken da far tremare Gordon Ramsey.

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