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Essere primi su Google: come fare
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Essere primi su Google è una promessa che nessun esperto Seo può farvi, perchè bisogna sempre confrontarsi con la concorrenza. E non è detto che le parole chiave con le quali vogliamo posizionarci siano solo di nostro interesse. Ma è chiaro che chi sa fare questo mestiere, può garantirvi un posizionamento come minimo tra prima e seconda pagina. Ed è quello che possiamo fare noi, perchè siamo riusciti a farlo tutte le volte che un cliente ce lo ha chiesto. Dunque parliamo per esperienza sul campo.

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Dirvi che arriverete tra i primi 20 risultati è una promessa pessimistica. Nel senso che siamo abbastanza sicuri che se ci affiderete l’ottimizzazione Seo del vostro sito, arriverete in breve tempo nei primissimi risultati, diciamo tra i primi 5. Se poi vorrete posizionare non il vostro sito, ma uno fatto da zero da noi stessi, i risultati saranno sicuramente ancora migliori. Perchè potremo operare su un prodotto vergine e strutturarlo al meglio. In quanto tempo si posiziona un sito su Google? I tempi variano e a volte non dipende da chi fa l’ottimizzazione, ma da Google e dalla frequenza con cui aggiorna i propri risultati di ricerca. L’unica certezza è che se si lavora in maniera costante e mirata, i risultati, presto o tardi non potranno non arrivare.

Se si capita in un periodo in cui ci sono aggiornamenti all’algoritmo, ad esempio, ci potrebbe volere un po’ più di tempo. Ecco perchè meglio non avere fretta e fare le cose con calma. Anche per studiare la situazione e correggere giorno dopo giorno il tiro sulla strategia migliore. L’importante è essere costanti nel tempo. Produrre contenuti di qualità. Scriverli con cognizione e adeguata strategia. Inserirli nel sito all’interno di una struttura logica che piaccia ai motori di ricerca.

Il nostro metodo per essere primi su Google

Posizionare un sito su Google e farcelo rimanere in maniera solida e duratura è un lavoro complesso che richiede tecnica, abilità e pazienza. Quanto costa? Dipende dalle parole chiave per le quali volete posizionarvi. Sicuramente costa molto meno dei benefici che riceverete dal raggiungimento del vostro scopo.

Se la vostra attività vive di clienti e avete bisogno di allargare il vostro portafoglio, nulla può darvi una spinta decisiva come lo scalare le prime posizioni dei motori di ricerca. Non tutti lo hanno ancora capito, soprattutto nel nostro Paese, e allora hai due strade da percorrere. Aspettare che tutti lo capiscano, in quel caso la concorrenza e probabilmente i nostri prezzi saranno diventati molto più alti. Oppure giocare d’anticipo, essere una sorta di pioniere e prendersi un bel vantaggio sulla concorrenza. Con il beneficio di accedere ai tariffari di oggi che sono ancora, te lo possiamo assicurare, molto bassi rispetto ai benefici del servizio che offriamo.

Posizionamento sito

La nostra certezza di posizionare un sito primo su Google deriva dall’esperienza. Abbiamo raggiunto una conoscenza tale che ci consente di affinare le nostre tecniche giorno dopo giorno, in modo da avere il risultato migliore possibile. Per farlo non ci avvaliamo ne di trucchi ne di tecniche che possano risultare alla lunga penalizzanti. Il nostro lavoro e molto complesso, ma si può riassumere dicendo che puntiamo sulla qualità dei contenuti, che è poi ciò che piace a Google.

D’altra parte se si vuole essere primi su Google, bisogna farlo offrendo a chi naviga su internet un risultato di qualità e pertinente alla ricerca che è stata fatta. Ci avvaliamo della tecnica della struttura interna dei link, dei contenuti cornerstone. Poi della differenziazione tra pagine e post, della adeguata struttura dei menu, dell’aggiornamento ragionato dei contenuti e della cura degli stessi. Niente backlink acquistati o tecniche ‘sporche’. In modo che il risultato sia il più veloce possibile, che i contenuti portino conversioni e che il tuo sito sia solido come una roccia.

Niente sorprese ne penalizzazioni per essere primi su Google

Il nostro metodo non è basato sui link esterni, metodo che molte agenzie utilizzano. Questo ha un duplice vantaggio: non correte il rischio di essere penalizzati nel tempo e il vostro posizionamento è naturale, duraturo nel tempo. Noi lavoriamo sulla qualità del tuo sito, non abbiamo bisogno di elemosinare backlink. Se poi questi verranno, verranno naturalmente perchè il tuo sito sarà apprezzato davvero e riuscirai nell’impresa di essere primi su Google.

Quando un sito è frequentemente aggiornato, è più probabile che lo spider di Google passi frequentemente rilevando gli aggiornamenti. Al contrario, un sito poco aggiornato potrebbe essere preso poco in considerazione dai motori di ricerca. Dunque nuovi articoli o aggiornamenti da voi effettuati potrebbero impiegare più tempo per essere rilevati. Per ovviare a questo rischio, potete inviare manualmente i nuovi contenuti tramite gli Strumenti per i webmaster di Google.

Le nostre certezze, le tue garanzie

Il posizionamento su Google degli articoli, delle pagine, e delle categorie, avviene secondo algoritmi che non sono perfetti ma che in generale rispondono a linee guida che alla fine consentono di premiare i contenuti migliori. Bisogna partire dal presupposto che Google ha tutto l’interesse a mostrare risultati di qualità. Perchè solo così gli utenti sono soddisfatti e continuano a usarlo, invece di cambiare motore di ricerca.

Per Google le visite sono importanti quanto lo sono per noi. Ottimizzare il codice sorgente di una pagina è importante, ma sovra ottimizzarlo non vi aiuterà da solo a essere primi su Google. Pensate più ai contenuti e a quanto essi possano essere diffusi sul web dai lettori stessi piuttosto che concentrarvi su codice html, title tag, alt, description, keyword e link.

Per non sbagliare ed essere primi su Google

Quando scrivi un nuovo contenuto, abbi la pazienza di rileggerlo controllando sia la sintassi che gli errori grammaticali. La prima farà in modo che gli utenti siano soddisfatti, la seconda che lo sia Google, che scansiona il testo ed è in grado di riconoscere gli errori grammaticali e ortografici. Un sito poco corretto da questo punto di vista viene penalizzato.

La frequenza di rimbalzo è per Google un criterio importante per capire quanto piace il tuo sito. Esempio: se un cliente entra in un negozio ed esce dopo dieci secondi, probabilmente ci saranno molte cose che non vanno nel locale, nella merce, nei commessi. Lo stesso vale per un sito. Se appena un utente arriva va via, evidentemente il sito non è piaciuto. Se ci resta e legge due, tre quattro pagine, Google capirà che l’utente ha trovato quello che cercava e anche molto di più. Così riterrà il tuo sito meritevole. Facendogli scalare le posizioni di ricerca. Semplice a dirsi, no? In realtà anche a farsi. L’importante è sapere come. Noi lo sappiamo. E tu?

Ma non è sempre vero…

Se stai iniziando un progetto nuovo, la cosa più importante da fare è metterti dalla parte dell’utente finale. Google segue algoritmi complessi, non è quasi mai condizionato da interventi manuali. Questo non gli impedisce di essere particolarmente ‘intuitivo’.

Ci spieghiamo meglio. Non tutti i siti, per loro natura, devono avere una bassa frequenza di rimbalzo. Facciamo un esempio. Se sto cercando una ricetta specifica, ad esempio la ricetta della pasta al forno, digiterò sulla barra di ricerca di Google “Ricetta pasta al forno”. Con ogni probabilità, cliccherò su uno dei primi 3-4 risultati che Google mi offre.

Frequenza di rimbalzo

Se, come è molto probabile, la ricetta su cui ho cliccato è completa ed esaustiva, la mia visita a quel sito si esaurirà in una sola pagina vista. Pagina sulla quale probabilmente resterò a lungo, anche trenta-quaranta minuti. Tutto il tempo che mi servirà per seguire i procedimenti descritti. Possiamo quindi dire che Google si aspetta che per un sito di ricette la media di pagine viste da ogni utente sia molto bassa, quindi che ci sia una frequenza di rimbalzo alta (dopo aver studiato la ricetta l’utente va via) ma che il tempo di permanenza sul sito sia molto ampio (tutto il tempo che serve a seguire i procedimenti spiegati nella ricetta, a guardare il video ecc…). Se questi parametri corrispondono, è molto probabile che Google premi il sito (sempre che abbia altri requisiti al posto giusto) e gli faccia scalare le serp.

Se invece abbiamo creato un sito di notizie sulle pensioni, il discorso cambia. Chi entra nel sito ci arriva probabilmente perchè attratto da una delle notizie più recenti, ma è ipotizzabile che successivamente sia attratto dagli argomenti correlati, da video recenti, da approfondimenti, da interviste e magari da guide specifiche.

Tutti questi elementi porteranno a un tempo di permanenza su ogni pagina medio (un paio di minuti), ma a una frequenza di rimbalzo molto bassa. Perchè Google si aspetta che se il sito è fatto bene, sia in grado di trattenere e coinvolgere l’utente, facendogli leggere almeno 3-4 pagine. Tutto ciò se i collegamenti ipertestuali saranno stati interessanti, se i menu laterali suggeriranno contenuti pertinenti e se la navigazione generale del sito risulterà veloce e piacevole, sia da desktop che da mobile.

Se al contrario, per un sito di notizie come questo, Google dovesse ravvisare tempo di permanenza lampo (pochi secondi), frequenza di rimbalzo alta e una pagina vista o poco più di media a utente, riceverebbe feedback negativi: potrebbe voler dire, agli occhi del suo algoritmo, che il sito non è gradito al visitatore, e che c’è qualcosa che non va. Pochi contenuti, scritti in maniera poco interessante, cattiva strutturazione del sito. O addirittura, contenuti ingannevoli, che promettono ciò che poi non mantengono.

Con la quantità d contenuti presenti oggi in rete, di informazioni e di siti, con la velocità di apertura delle pagina e della navigazione, gli utenti sono diventati sempre più esigenti. Capiscono subito se la pagina dove sono atterrati risponde alle loro esigenze oppure no. Se lasciano subito il sito, evidentemente c’è qualcosa che non va. Il motore di ricerca di Mountain View lo recepisce ed essere primi su Google in questo caso sarà molto difficile.

Le dimensioni non sempre contano…

Generalmente, la lunghezza dei contenuti rappresenta un elemento positivo agli occhi di Google. L’importante è che la lunghezza non sia fine a se stessa. Se i primi risultati nelle serp, generalmente, sono molto lunghi, non può essere un caso. Inevitabilmente, contenuti molto lunghi è più probabile che siano completi, esaustivi, che contengano parole chiave pertinenti e che siano in grado di dare all’utente ciò che stava cercando. Questo però non vale sempre, e in certi casi potrebbe essere controproducente.

Se stiamo realizzando una guida per sopravvivere nel bosco una settimana con un kit di sopravvivenza minimo, è inevitabile che sia necessaria una grande quantità di testo, perchè dobbiamo scrivere un vero e proprio manuale che affronti ogni minimo aspetto di questa particolare situazione.

Chi cerca ‘come sopravvivere nel bosco una settimana’ vorrà spiegazioni esaustive, trucchi, suggerimenti. Magari vorrà dei video, delle immagini esplicative e quanti più elementi specifici e precisi possibile. Ma se un utente fa un altro tipo di ricerca, ecco che il mega articolo di 4mila parole potrebbe non servire a un bel niente. Anzi potrebbe essere visto da Google come fuorviante e lontano dalle esigenze del lettore.

Facciamo l’esempio di chi cerca ‘migliori siti per scaricare musica’. Parliamo ovviamente di download illegale come Spotify e simili. Chi effettua una simile ricerca ha poco da leggere, non vuole spiegazioni. In questo caso il primo risultato migliore possibile potrebbe essere semplicemente un bell’elenco di 10 – 15 siti, con brevi descrizioni e sopratutto linkati. La frequenza di rimbalzo sarebbe altissima, perchè l’utente cerca come risultato finale il sito dove scaricare musica. Il sito che indica quali sono i migliori portali di riferimento fa solo da ponte.

Seguire una logica

Se non hai ancora realizzato un sito e vuoi intraprendere un progetto che ritieni vincente, per essere primi su Google, probabilmente sei nella migliore condizione possibile per ottenere buoni risultati. Certo, devi partire da zero e lavorare un po’, ma seguendo la giusta strategia il fatto di lavorare su un progetto vergine ha sicuramente i suoi vantaggi.

E se invece lavori già da un po’ al progetto di un sito web e non hai ancora ottenuto risultati concreti? Probabilmente stai solo sbagliando strategia. La buona notizia è che puoi ancora correggere il tiro. L’ottima notizia è che probabilmente hai anche un buon database di materiale all’interno del tuo sito su cui lavorare. Con piccoli aggiustamenti qua e là, potresti ottenere risultati più rapidamente di quanto credi. L’importante è seguire una logica.

Cosa piace a Google

A Google la bellezza del sito non interessa, nel senso che grafica in movimento, colori e quant’altro non sono un elemento importante per far essere un sito primo su Google. Tutto ciò può accattivare il lettore, a patto però che non si trasformi in lentezza di caricamento delle pagine, cosa che viene penalizzata dai motori di ricerca. Se i siti più importanti e prestigiosi al mondo sono semplicissimi, a cominciare dalla testata per finire con il layout generale di titoli e testi, ci sarà un motivo.

Se ti piace un sito colorato, fai pure. Non costituisce un problema. L’importante è che non penalizzi la sua rapidità. E soprattutto la facilità di utilizzo. Queste sono le priorità. Contenuti di qualità. Struttura intelligente del sito. Facilità di utilizzo. Se partirai da questi presupposti, il resto verrà da se.

Non è semplice muoversi attraverso questi concetti e capire come essere primi su Google. Noi sappiamo come fare. E quando te lo spiegheremo, ti si aprirà un mondo. La gran parte delle cose sono semplici, il problema è capire il metodo. Per Google e internet vale lo stesso. Possiamo mettere la nostra esperienza al tuo servizio. Per aiutarti a crescere prima possibile. Ma senza fretta, anteponendo la qualità dei risultati a tutto. Solo così potranno essere duraturi nel tempo.

Contattaci e ti sapremo dire di più su come essere primi su Google. Nella peggiore delle ipotesi, ci saremo fatti una bella chiacchierata. E sarà anche questa servita a darti qualche spunto in più. E magari anche a noi.

Non sei ancora convinto?

Non c’è nulla di male nel pensare: ok, tante belle parole, anche convincenti. Quello che dite ha un senso, ma come posso sapere che siate effettivamente bravi e che siate in grado di fare ciò che dite? In effetti nel nostro lavoro le parole se le porta via il vento. E noi stessi siamo stati testimoni di agenzie che promettevano tanto e mantenevano nulla. Noi un modo per dimostrarti che le nostre parole non sono basate sul nulla ce l’abbiamo.

Ecco l’elenco dei siti del nostro network, su cui abbiamo lavorato per il posizionamento. Controlla su Alexa il loro ranking. Alcuni di quest siti hanno già raggiunto posizioni incredibili, altri sono progetti molto giovani su cui stiamo lavorando. Su tutti però ci sono già risultati enormi. Considera che già essere tra i primi 20mila siti (in Italia) di Alexa vuol  dire avere traffico e aver ottenuto un buon posizionamento. Controlla tu stesso. Questa è la pagina Alexa dove puoi verificare

Controlla il ranking Alexa di un sito

Questi sono i siti su cui stiamo già lavorando per essere primi su Google.

Il network Dottor News realizza ogni mese una media di oltre 1,5 milioni di pagine viste… in costante aumento!

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Adesso sei convinto?

Come hai potuto vedere tu stesso, tutti i nostri siti hanno un ranking Alexa invidiabile. Molti siti hanno ottenuto posizionamenti ottimali su parole chiave ad altissima competitività (pensioni, scuola, tariffe telefoniche). Immagina cosa potremmo fare per te…

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