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Ottimizzare i vecchi post per aumentare il traffico
Come scalare le posizioni di Google senza sforzo

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Potrebbe sembrare una banalità, ma è sempre meglio ricordare che quantità raramente fa rima con qualità. In ambito seo, questo dogma è ancora più importante da tenere a mente. Pochi però lo fanno. Chi ha un sito o un blog, e prova a essere primo su Google, ritiene che produrre contenuti in quantità industriale sia il modo migliore per dominare i motori di ricerca.

Non è affatto così, perchè ormai la rete e invasa ogni giorno da milioni di nuovi contenuti, e Google non può fare altro che ‘scartarne’ la maggior parte, facendoli finire chissà dove nelle serp. Siccome per ricevere traffico è fondamentale essere tra i primi venti risultati di ricerca (diciamo anche tra i primi dieci), lo scopo è ottimizzare il nostro lavoro. Oltre alle tecniche di posizionamento di cui abbiamo già parlato, attraverso la creazione di pagine pertinenti e l’ordinamento dei contenuti attraverso una accurata strategia di creazione di link interni con la tecnica del cornerstone, vale la pena soffermarsi sull’aggiornamento dei vecchi post.

Proprio così. A meno che non abbiate un sito di notizie di cronaca (in questo caso non ha senso aggiornare una notizia di due anni fa, non si posizionerebbe mai in prima pagina), spesso aggiornare vecchi contenuti potrebbe essere più profittevole che realizzarne altri. Per Google l’aggiornamento di un contenuto è un importante segnale che il sito non è uno scatolone in cui gettate via roba ammassandola nel tempo e facendone ammuffire la gran parte sul fondo. Aggiornare vecchi articoli dà un segnale di cura e professionalità. Difficilmente nei primi risultati di ricerca troverete post molto vecchi con informazioni desuete. Aggiornare le informazioni contenute nei post posizionati abbastanza bene del vostro sito potrebbe consentire agli stessi di scalare ulteriormente la serp, arrivando in cima. Provare per credere.

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