Una delle mode degli ultimi mesi è quella di ‘spezzettare’ un articolo in più pagine, utilizzando per WordPress il comando ‘next-page’. E’ una moda che ha preso piede soprattutto sui siti di gossip e di calciomercato: titolo accattivante, notizia che sembra una bomba, ma contenuto (testo o foto) che non arriva mai, costringendo il lettore a continuare a cliccare sul tastino che porta alla porzione successiva dell’articolo.
Partendo dal presupposto che prendiamo le distanze da questo tipo di modo di fare informazione (e quindi entra in campo la nostra formazione giornalistica) che mira quasi a ‘prendere in giro’ il lettore, abbiamo analizzato dal punto di vista SEO questo tipo di pratica.
Il beneficio immediato che questa tecnica può portare è certamente incrementare il numero di pagine viste del sito. Se una notizia fa 1000 letture a corpo intero, spezzettata in 5 parti potrà farne molte di più. Forse non 5mila, perchè molti utenti abbandoneranno prima infastiditi, ma probabilmente 2500-3000 sì. Per chi vive di conversioni basate sui clic sugli annunci cambia poco, chi guadagna sulle impression o ha bisogno di presentare ai clienti (inserzionisti diretti) numeri più grandi possibili, certamente un bel vantaggio.
Ciò potrebbe portare benefici anche dal punta di vista del posizionamento su Google, considerato che diminuirebbe di molto la frequenza di rimbalzo: ogni lettore resterebbe almeno per 2-3-4 pagine sul sito (per terminare l’articolo) al contrario di quanto potrebbe avvenire se lo leggesse tutto d’un fiato. E si sa che a Google piacciono i siti capaci di ‘tenersi’ i lettori il più possibile. E’ una indiretta certificazione di qualità del sito.
Finora i pro. E i contro? Potrebbero innanzitutto arrivare dal fatto che alla lunga i lettori potrebbero essere infastiditi da quello che appare inevitabilmente come un ‘trucchetto’. Senza considerare poi che creereste dei contenuti più brevi, perchè ogni singola pagina avrebbe molto meno testo.
Occhio poi: se lavorate al posizionamento per una parola chiave, che non vi venga in mente di spezzettare la vostra pagina cornerstone in tante piccole sottopagine. Per Google varrà soltanto la prima porzione, e quindi il contenuto sarà inevitabilmente ridotto e probabilmente penalizzato nel posizionamento.
Se avete invece problemi di server, e in concomitanza con picchi di traffico il vostro sito rallenta l’apertura o addirittura rischia di cadere, spezzettare una pagina con contenuto molto lungo potrebbe essere un’ottima soluzione. Ricordate però poi, dopo il picco di traffico, di far ritornare tutto come prima.
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